La Juventus vanta alcuni dei migliori attaccanti del campionato di Serie A, disponendo di almeno quattro punte che si contendono un posto nella formazione 3-5-2. Nonostante la squadra di Max Allegri abbia dimostrato qualche incertezza in questa stagione, la solidità della difesa non è mai stata in discussione. Al contrario, è il reparto offensivo a richiedere miglioramenti significativi, come evidenziato dalle osservazioni dell’esperto Giancarlo Marocchi sulle strategie d’attacco ancora poco chiare dei bianconeri.
la competizione in attacco nella Juventus
Nell’ambito della formazione 3-5-2 adottata, i giocatori Federico Chiesa, Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz si contendono i due posti disponibili quando tutti sono in condizione di giocare. Nonostante la qualità indiscutibile sul piano teorico, l’attacco della Juventus non è riuscito a convincere pienamente nelle varie uscite, lasciando emergere dubbi sulla migliore composizione del reparto avanzato.
punti critici dell’attacco bianconero
Secondo quanto riportato da Marocchi, la questione non risolta riguarda se la squadra ottenga prestazioni migliori impiegando due o tre attaccanti. In una partita in cui la Juventus ha prevalso non attraversando il centrocampo per ben 70 minuti, le strategie offensive, comprese le posizioni di Chiesa e Yildiz, hanno sollevato ulteriori interrogativi. “Oggi non sappiamo ancora se la Juve sia migliore con due o tre punte. A Firenze, hanno vinto senza superare la metà campo per 70 minuti. Non è ancora chiaro come attacchino, con Chiesa a destra o Yildiz in campo… ma quando sei pericoloso, gli avversari attaccano meno,” ha dichiarato Marocchi.
La responsabilità di migliorare le prestazioni offensive ricade inevitabilmente sulla guida tecnica. Dopo tre stagioni alla guida della squadra, l’allenatore deve affrontare il compito di rendere i suoi attaccanti più incisivi e costanti nel trovare la via della rete, assumendosi la responsabilità delle difficoltà attuali.
figure chiave
– Federico Chiesa
– Dusan Vlahovic
– Kenan Yildiz
– Max Allegri
– Giancarlo Marocchi