Novembre 21, 2024
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Michele Di Gregorio, noto doppio ex di Inter e Juventus, ha condiviso le sue riflessioni sul passato trascorso con i nerazzurri e sulle sfide future, in particolare riguardo all’attesa partita contro la sua ex squadra.

Il desiderio di riscatto dopo una pesante sconfitta contro lo Stoccarda passa attraverso l’incontro di Inter-Juventus, una gara che rappresenta la storia e la rivalità tra due formazioni in cerca di stabilità. Mentre l’Inter si presenta come squadra rodato, la Juventus è ancora alla ricerca di una sua identità, con Thiago Motta al timone. Sono necessarie pazienza e tempo, ma i primi mesi di lavoro dell’allenatore ex Bologna hanno fornito indicazioni contrastanti.

Michele Di Gregorio ha confermato tali osservazioni, rivelando il suo vissuto e le emozioni provate in questo primo periodo alla Juventus, sottolineando la necessità di un periodo di adattamento:

“Non credo che ci dirà realmente chi siamo. Siamo una squadra nuova, inevitabilmente ci serve tempo.”

il ricordo di un passato nerazzurro

Di Gregorio ha anche raccontato le sue sensazioni iniziali come portiere della Juventus:

Mi sono trovato subito a mio agio, tant’è che quando sono tornato dal ritiro ho detto alla famiglia: questo è il mio posto. Per assurdo, ci ho messo meno ad ambientarmi qui che altrove. Quando accompagno mio figlio Riccardo all’asilo e passo vicino allo Stadium, non posso fare a meno di pensare che sono felice.”

Il portiere ha evidenziato come la solidità difensiva della squadra abbia limitato le occasioni dei tiri subiti, rendendo difficile un giudizio complessivo:

“Ho ricevuto pochissimi tiri e quindi è presto per un giudizio su di me. Sono contento di aver dato qualcosa con quella parata contro il Napoli.”

un ritorno speciale a milano

La prossima partita rappresenta un momento significativo per Di Gregorio, che tornerà a Milano indossando la maglia della Juventus:

“Non porto rancore. L’Inter ha fatto per me qualcosa che non potrò mai dimenticare, starmi vicino quando, a 13 anni, ho perso mio padre. Sono stato uno di quei ragazzini che scuotono il tendone della Champions quando parte la musichetta. La prima volta da giocatore ci ho vinto con il Monza ed è stata un’emozione indescrivibile, figuriamoci come sarà domenica, con la rivalità che crea un’atmosfera bellissima.”

Questo incontro promette di essere carico di emozioni, ma Di Gregorio ha un unico obiettivo in mente: proteggere la porta della Juventus con determinazione e impegno.