La Juventus si prepara a scendere in campo nella sfida di Champions League contro il Lipsia, con l’obiettivo di tornare a vincere dopo un lungo digiuno nelle trasferte europee.
Manca poco all’incontro tra la Juventus e il Lipsia in trasferta per la Champions League. I bianconeri sono reduci da una vittoria convincente per 3-1 sul PSV e intendono continuare a collezionare successi anche in Germania. La sfida si presenta complessa poiché il Lipsia occupa attualmente la terza posizione nella Bundesliga, a sole due lunghezze dal Bayern Monaco, capolista.
La Juventus arriva al match con grande fiducia, avendo ottenuto un netto 3-0 nell’ultima partita di campionato. I bianconeri mantengono l’imbattibilità, avendo concesso solo un gol in tutta la stagione. La solidità difensiva sarà una delle chiavi per affrontare l’incontro, come evidenziato da Sesko, che ha espresso timore per la robusta difesa juventina, che si è dimostrata praticamente inespugnabile fino ad ora.
La Juventus e le trasferte in Champions: un trend preoccupante
Un dato preoccupante per i tifosi juventini riguarda il recente andamento della squadra nelle trasferte di Champions League. Thiago Motta dovrà quindi affrontare un trend negativo, affinché questo non influisca negativamente sulla prestazione della squadra, ben diversa da quella scesa in campo nell’ultima partita europea lontano dall’Allianz Stadium.
L’ultima apparizione della Juventus in trasferta in Champions risale al 25 ottobre 2022, quando affrontò il Benfica, subendo una sconfitta per 4-3 che portò all’eliminazione dalla competizione. Questa esperienza negativa pesa ancora nel cuore dei tifosi, i quali sperano che non si ripeta una situazione simile a quella vissuta all’Estadio da Luz.
Il precedente successo in trasferta della Juventus in Champions League avvenne il 20 novembre 2021, quando la squadra, sotto la guida di Massimiliano Allegri, riuscì a trionfare contro lo Zenit grazie a un gol di Dejan Kulusevski. Da allora sono trascorsi tre anni e la formazione bianconera ha subito diverse modifiche. Rompere questo periodo di digiuno diventa quindi cruciale per il morale e il futuro della squadra.