La Juventus ha concluso la sfida contro l’Inter con un sorprendente pareggio 4-4, e nel post partita sono state ascoltate le dichiarazioni di Di Gregorio e Yildiz.
Il club bianconero è tornato a Torino con un punto fondamentale, conquistato in un match caratterizzato da un andamento incerto. Dopo un secondo tempo disastroso, i giocatori di Thiago Motta hanno riuscito a pareggiare, grazie anche all’ingresso decisivo di Yildiz, che ha cambiato le sorti della partita. Successivamente, entrambi i giocatori hanno rilasciato interviste a Dazn.
le dichiarazioni di yildiz e di gregorio
Del match emozionante, i due protagonisti hanno condiviso le loro impressioni. Kenan Yildiz, autore di due reti decisive, ha espresso la sua gioia per il risultato e ha parlato delle sue ambizioni:
“Sono sorprendentemente felice per i miei primi due gol in campionato. Al secondo gol ho celebrato con una ‘linguaccia alla Del Piero’. Ho cercato di mantenere la calma nel primo gol poiché avevamo bisogno di recuperare. Ci crediamo nello scudetto, ma la stagione è lunga.”
Inoltre, durante un’intervista con Sky Sport, ha espresso gratitudine: “Ringrazio la mia squadra, la mia famiglia e il mio allenatore. Non è mai semplice, ma sono contento di aver contribuito con due reti.”
Forza e determinazione
“Dove abbiamo trovato la forza? Non so, nel calcio tutto può cambiare. Alla fine, abbiamo giocato insieme e abbiamo ottenuto buoni risultati.”
Michele Di Gregorio, in accordo con quanto affermato da Yildiz riguardo allo scudetto, ha sottolineato la difficoltà dell’incontro e la determinazione della squadra:
“Abbiamo mantenuto la fiducia fino alla fine, è il nostro motto. Ho detto che sarebbe stata una partita difficile e, alla fine, la reazione della squadra rappresenta un segnale importante per ripartire.”
Unità di squadra? Oggi si è manifestata. Durante l’intervallo abbiamo avuto modo di spronarci e abbiamo reagito anche in seguito al gol subito nel secondo tempo. Merito anche a Yildiz, un grande talento. È giovane, ma molto promettente.”
Scudetto? Ci crediamo, ma c’è molto lavoro da fare.