L’arrivo di Thiago Motta alla Juventus
Thiago Motta ha avviato il suo percorso come allenatore della Juventus con risultati notevoli, suscitando il paragone da parte di Marco Tardelli con l’epoca di Giovanni Trapattoni. Tardelli, che ha indossato la maglia bianconera dal 1975 al 1985, ha avuto l’opportunità di lavorare con Trapattoni durante gli anni trascorsi nel club torinese.
Il nuovo approccio di gioco
In qualità di attento osservatore della squadra, Tardelli ha riconosciuto il processo di rinnovamento intrapreso da Motta. L’atmosfera all’Allianz Stadium si è dimostrata particolarmente positiva, mentre le idee del nuovo allenatore iniziano a permeare all’interno del club.
L’ex centrocampista ha dimostrato di essere uno degli allenatori più innovativi nel panorama calcistico attuale. La Juventus, reduce da una stagione caratterizzata da un’impostazione difensiva, si è trasformata in un’unità offensiva, rapida e dinamica, sorprendendo i tifosi per la velocità con cui la squadra ha assimilato questo nuovo stile di gioco.
Lavoro ancora da fare
Sebbene ci sia ancora del lavoro da svolgere per completare la metamorfosi della squadra, Tardelli afferma che questo periodo riecheggia l’arrivo di Trapattoni. Egli ha dichiarato:
“Durante queste partite abbiamo visto un gruppo con un gioco molto preciso e la volontà di seguire le indicazioni del proprio allenatore, eccellendo sia in fase offensiva sia difensiva nonostante l’assenza di alcuni giocatori per infortuni e motivi legati al mercato. Ho fiducia, vedo una squadra che gioca divertendosi, capace di gestirsi in campo e di concedere poco agli avversari. Ho vissuto questa esperienza quando Trapattoni è arrivato alla Juventus, molto giovane e pieno di speranza con la totale fiducia di tutti noi.”
Le aspettative per il futuro
L’operato di Motta sta portando una nuova filosofia calcistica a Torino, con la speranza che questo possa tradursi in successi e trofei per il club.
- Giovanni Trapattoni
- Marco Tardelli
- Thiago Motta