Il portiere della Juventus, Mattia Perin, ha espresso fiducia nelle capacità della squadra di competere ad alti livelli, commentando anche il suo confronto con Michele Di Gregorio. Dal suo approdo ai bianconeri nel 2018, Perin ha ricoperto il ruolo di riserva per Wojciech Szczesny. La sua avventura a Torino è stata interrotta da un prestito di diciotto mesi al Genoa, coincidente con il ritorno di Gianluigi Buffon, ma il suo status non è cambiato al rientro nel 2021.
Quest’anno, Perin ha visto un aumento del tempo di gioco grazie al tecnico Thiago Motta. Nonostante Di Gregorio sia stato subito scelto come titolare al suo arrivo da Monza, il mister si è dimostrato disposto a dare chance al portiere di riserva affinché dimostri il proprio valore. In questa stagione, il 31enne ha già giocato tre partite di Serie A, rimanendo inviolato, e ha fornito una prestazione eccezionale contro lo Stuttgart in Champions League, sebbene questo non sia stato sufficiente a evitare la sconfitta della squadra nel primo incontro di questa competizione.
la visione di perin sulla competitività della squadra
Perin ha mostrato apprezzamento per la politica di rotazione del mister, sottolineando che una sana competizione interna è fondamentale per tutti i tesserati. “Nel calcio si disputano molte partite, quindi il club deve avere una rosa altamente competitiva, con tutti i giocatori che possono essere intercambiabili”, ha affermato in un’intervista.
“È fondamentale creare un ambiente in cui un giocatore possa disputare 25 incontri e un altro 35. Motta sta già lavorando in questa direzione. Ciò genera uno spirito competitivo benefico per il miglioramento individuale.”
ambizioni scudetto e amicizia con locatelli
Perin ritiene che la Juventus abbia tutte le carte in regola per lottare per il titolo di campione d’Italia, dedicando parole di elogio al suo compagno di squadra Manuel Locatelli, recentemente convocato in nazionale. “Sarà una grande battaglia per il titolo. Dall’interno dello spogliatoio, vedendo il nostro lavoro, affermo che possiamo competere con chiunque.”
“Io e Manu siamo ottimi amici e ci supportiamo all’interno del gruppo. Sta giocando a livelli molto alti, quindi la convocazione è una scelta meritata anche prima. Sono contento per lui; le occasioni non capitano mai per caso.”