Novembre 21, 2024
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Michel Platini e il suo legame con la Juventus

Michel Platini, leggendario centrocampista della Juventus, ha recentemente condiviso le sue esperienze durante il periodo trascorso a Torino, evidenziando l’importante amicizia che lo univa al proprietario dell’epoca, Gianni Agnelli. Questo straordinario calciatore francese, già celebre prima del suo trasferimento da Saint-Etienne alla Juventus nel 1982, ha visto la sua carriera raggiungere nuove vette durante il suo soggiorno in Piemonte.

Il cammino di Platini a Torino

Durante i suoi cinque anni alla Juventus, Platini si è affermato come una figura di spicco, nonostante nel team fossero presenti nomi iconici come Gaetano Scirea, Marco Tardelli e Zbigniew Boniek. La sua capacità di distinguersi lo ha reso il protagonista indiscusso della squadra.

Il significato della maglia bianconera

Platini ha sfatato il mito relativo al peso della maglia della Juventus, affermando che indossarla non gli ha mai creato difficoltà, anzi, gli ha sempre procurato grande gioia. Durante un evento commemorativo per il 40° anniversario del Juventus Club Santa Lucia del Mela in Sicilia, l’ex presidente della UEFA ha dichiarato: “Quando sento dire che la maglia della Juventus è pesante, rispondo di no. Indossarla è un grande piacere.”

Il rapporto con Gianni Agnelli

Il famoso centrocampista ha poi ricordato il suo rapporto speciale con Gianni Agnelli, figura rispettata e temuta nel club. Nonostante il suo status, Platini ha vissuto un’interazione più informale con l’Avvocato rispetto ad altri. “Ricordo quando gli ho consegnato il primo Ballon d’Or: i suoi occhi si sono spalancati, non se lo aspettava. Mi ha chiesto: ‘È davvero tutto oro?’ e io ho risposto: ‘Avvocato, se fosse tutto oro non glielo avrei dato!’”.

Platini ha anche notato che il suo spirito umoristico ha contribuito a creare un legame speciale, poiché era uno dei pochi a rispondere alle sue battute senza timore. “Forse mi amava perché replicavo le sue battute con altre battute. Nessuno osava farlo, erano tutti terrorizzati. Non io, anche se sentivo il suo carisma.”

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