Wojciech Szczęsny ha scelto di concludere la sua carriera, dicendo addio alla Juventus e al mondo del calcio. L’ex portiere, figura di rilievo per la squadra torinese, ha comunicato questa decisione in una recente intervista, segnando la fine di un percorso caratterizzato da numerosi successi e momenti indimenticabili.
Il ritiro di Szczęsny è il risultato di un periodo di profonde riflessioni personali. Durante quest’estate, il portiere polacco ha attentamente ponderato il suo futuro, valutando numerose proposte, tra cui quella proveniente dall’Al-Nassr, club saudita in forte espansione. Il desiderio di affrontare nuove sfide al di fuori del campo e di impegnarsi in progetti personali si è rivelato più forte, portandolo a questa significativa decisione.
la relazione con la juventus e cr7
Il legame di Szczęsny con la Juventus è stato cruciale per la sua carriera. Arrivato a Torino come sostituto di Gianluigi Buffon, è riuscito a guadagnarsi la fiducia della dirigenza e dei tifosi, diventando una presenza costante e fondamentale per la squadra. La sua costante affidabilità tra i pali ha contribuito notevolmente ai traguardi raggiunti dai bianconeri, facendolo emergere come uno dei portieri più competitivi della Serie A.
Nonostante le speculazioni su un possibile ritorno in Premier League o su un’avventura in Arabia Saudita, Szczęsny ha scelto di chiudere il capitolo della sua carriera in modo dignitoso, esprimendo gratitudine verso il club che lo ha supportato nei momenti chiave. Durante un’intervista sul canale Youtube di Meczyki, il polacco ha chiarito alcune situazioni, incluso il suo legame con Cristiano Ronaldo.
«Possiamo finalmente chiarire una volta per tutte che Cristiano non mi ha mai spinto a unirmi all’Al-Nassr. Non ci parliamo più da quando ha lasciato la Juventus», ha dichiarato, smentendo le voci che suggerivano un’influenza da parte del portoghese per il suo trasferimento in Arabia.
Szczęsny ha poi menzionato di aver avuto un interessante scambio con l’Arsenal, primo club che ha puntato su di lui dopo l’esperienza in Polonia: «L’interesse c’era e sono stato aperto a dialogare con l’Arsenal per rispetto verso il club. Sapevo che non era una scelta giusta per me, tutto dipendeva da questioni logistiche. La proposta dell’Arsenal è arrivata prima della risoluzione del mio contratto con la Juventus e, solo due giorni dopo, ho capito che non aveva molto senso proseguire».