La Juventus affronta un periodo critico insieme a Thiago Motta, con una serie di pareggi che sollevano interrogativi sullo stato attuale della squadra.
Le ultime gare della Juventus evidenziano una fase difficile. Dopo due vittorie iniziali contro Como e Hellas Verona, i bianconeri non sono riusciti a conquistare il successo nelle successive tre partite di campionato. L’incontro con il Napoli si è concluso nuovamente con un 0-0, segnando il terzo pareggio consecutivo. Questo evidenzia l’ottima organizzazione difensiva, ma allo stesso tempo il reparto offensivo risulta sterile e in difficoltà nel creare occasioni da rete.
Un elemento chiave in questa situazione è Dusan Vlahovic. L’attaccante, attualmente in un periodo poco brillante, non segna da quattro partite, incluse quelle di Champions League. Questo stato di forma preoccupa, poiché il calciatore sembra non essere in grado di impattare efficacemente sulle partite. Le aspettative nei suoi confronti sono elevate e la decisione di Thiago Motta di sostituire l’attaccante all’intervallo di gioco ha suscitato ulteriori interrogativi.
Vlahovic e l’ennesimo margine di errore: motivazioni dell’esclusione
Dusan Vlahovic è chiamato a dimostrare di più per riconquistare la fiducia della Juventus. Nonostante il rispetto della dirigenza, il rigoroso giudizio del campo mostra alternate performance, con momenti di grande espressione e altri di completo anonimato. Secondo quanto riportato da “TuttoSport”, la sua sostituzione contro il Napoli rappresenta un passo indietro significativo. Il calciatore non ha brillato, né ha sfruttato l’occasione di duellare con Lukaku, chiudendo il primo tempo senza alcun apporto rilevante.
Oltre a prestazioni deludenti, è emerso un errore clamoroso che ha favorito Scott McTominay in un’azione offensiva pericolosa. La prestazione del serbo ha portato alla decisione di sostituirlo con Timothy Weah. Sebbene quest’ultimo non ricopra il ruolo di attaccante, Thiago Motta ha ritenuto più opportuno ristrutturare l’attacco anziché mantenere Vlahovic in campo per la ripresa. Motta ha chiarito che l’esclusione non è dovuta a un infortunio, bensì a una scelta tecnico-tattica, pur difendendo la figura del proprio attaccante.