Calciomercato Juve: il trasferimento in bilico e le ultime novità sorprendenti
Il calciomercato della Juventus ha rivelato insidie inaspettate, nonostante i colpi di scena già avvenuti. Uno dei giocatori maggiormente attenzionati è stato Araujo, il quale era considerato la priorità nella difesa bianconera, specie in virtù delle notizie provenienti dalla Spagna sui suoi possibili trasferimenti.
Improvvisamente, però, è giunta la notizia che ha cambiato le carte in tavola: desideroso di cambiare squadra, il calciatore ha infine deciso di rimanere, rinnovando il contratto in modo sorprendente. Questo ha costretto la Juventus a riconsiderare le proprie mosse, portando a chiudere rapidamente per Veiga e Kelly.
Trasferimento annullato: il dettaglio
Qual è la situazione specifica riguardo il trasferimento non avvenuto? Ancora una volta, è coinvolto il Milan. In precedenza, il difensore Tomori era stato obiettivo della Juventus, ma è rimasto saldo nella sua attuale squadra. Oggi, ad annullare gli affari della Juve è Bennacer.
Infatti, Bennacer è stato ceduto al Marsiglia con un prestito oneroso di 1 milione di euro e un diritto di riscatto fissato a 12 milioni, oltre a possibili 3 milioni di bonus. L’algerino ha espresso la propria preferenza di unirsi alla squadra di Ligue 1 dopo aver intrattenuto colloqui con Longoria e Benatia. Questa mossa ha di conseguenza escluso la partenza di Fagioli.
Il futuro di Fagioli nella Juventus
Ismael Bennacer ha quindi preso il posto di Nicolò Fagioli nel piano del centrocampo di De Zerbi. Il Milan, completando l’affare Bondo dal Monza, ha conseguentemente garantito una copertura per il ruolo, lasciando l’attuale centrocampista della Juventus senza la titolarità.
Thiago Motta ha ribadito, durante le interviste, di necessitare di tutti i giocatori disponibili, date le difficoltà attuali, i numerosi infortuni e le competizioni attive (Serie A, Coppa Italia, Champions League e Mondiale per Club). La persistenza di Fagioli nella rosa pone interrogativi sul suo futuro, rivelandosi una potenziale difficoltà più per il calciatore stesso che per la società.