Gennaio 6, 2025
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Il percorso della Juventus nella Supercoppa Italiana si interrompe con la sconfitta contro il Milan, avvenuta a Riyad, segnando un’insoddisfacente prestazione nel secondo tempo.

Inizialmente in vantaggio 1-0 fino al 70esimo minuto, la Juventus subisce il sorpasso e termina la partita con un punteggio di 2-1. La rimonta rossonera è scaturita da un rigore assegnato per un fallo di Locatelli e da un cross deviato da Gatti. Il Milan approda così alla finale della Supercoppa Italiana, dove sfiderà l’Inter in un atteso derby della Madonnina in Arabia Saudita, a Riyad.

Questa sfida avrebbe potuto rappresentare una chance significativa per il tecnico Thiago Motta di conquistare un titolo all’inizio dell’anno, ma la Juventus, così come l’Atalanta, viene eliminata dalla competizione in semifinale e assisterà da spettatrice all’atto conclusivo, previsto per lunedì 6 gennaio alle ore 20:00.

Juventus-Milan, insufficienze e critiche

Dopo il fischio finale, si è scatenata una reazione intensa sui social. Due episodi hanno particolarmente infiammato gli animi dei tifosi: il clamoroso errore di Vlahovic davanti alla porta e i gravi errori nel posizionamento di Di Gregorio.

La sconfitta contro il Milan ha sollevato numerosi dubbi riguardanti il rendimento della squadra e le scelte di Thiago Motta. La decisione di sostituire Vlahovic al 65esimo minuto ha suscitato polemiche, generando richieste di esonero nei confronti del tecnico bianconero, mai così messo in discussione in precedenza.

Juventus fuori dalla Supercoppa, analisi della partita

Nonostante le critiche a Vlahovic, l’intenzione dei tifosi di mantenere l’attaccante in campo è evidente, in quanto la sua sostituzione ha privato la squadra di una figura centrale per il gioco offensivo, che potrebbe aver contribuito a mantenere un vantaggio nell’incontro.

Occorre evidenziare che Di Gregorio ha ricevuto forti critiche per la sua posizione durante l’azione che ha portato al gol del 2-1. Anche Gatti non ha stabilito un marcamento efficace, compromettendo così la difesa.

Le statistiche sono eloquenti: nel secondo tempo, la Juventus ha effettuato solo un tiro in porta. Sebbene non fosse tenuta a un attacco incessante, la mancanza di iniziative offensive è stata evidente, contraddicendo quanto affermato da Thiago Motta dopo la partita contro il City, ovvero che la squadra non deve mai smettere di attaccare.