Scirea: il ricordo del figlio Riccardo sulla morte e il ritiro del numero 6

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il ricordo di gaetano scirea attraverso le parole del figlio riccardo

Il nome di Gaetano Scirea rimane indissolubilmente legato alla storia della Juventus. Con un totale di 552 presenze in quattordici stagioni, è il quarto giocatore con più apparizioni nel club torinese, preceduto da Del Piero, Buffon e Chiellini. La sua figura rappresenta un esempio di eleganza e integrità nel calcio. Ancora oggi, il suo contributo viene ricordato e celebrato all’interno della società bianconera. In questo contesto, emerge anche il ruolo di suo figlio Riccardo, che dal 2008 lavora come match analyst per la Juventus. Recentemente, ha condiviso alcuni ricordi personali e riflessioni sul padre durante un’intervista pubblicata su una testata sportiva.

ricordi e emozioni: l’intervista a riccardo scirea

il momento della perdita e le prime reazioni

Nell’intervista, Riccardo ha raccontato come abbia appreso della scomparsa del padre: “Ci telefonarono per avvisarci. Io mi misi davanti alla televisione. Mamma era con Anna Zoff: si sarebbero riuniti tutti a Torino, papà rientrava dalla Polonia con un volo atteso alle 21 e Dino con la squadra da Verona. All’inizio – spiega Riccardo – fu difficile credere a quella notizia: l’impatto emotivo fu così forte da sembrare irreale. Il dolore sembrava troppo grande per essere accettato.”

I ricordi degli allenamenti e il rapporto con il padre

Riccardo ha ricordato i momenti quotidiani trascorsi con il padre durante gli allenamenti: “Lo osservavo insieme al magazziniere e poi facevo qualche passaggio con lui. Papà era una persona normale che svolgeva un lavoro speciale senza mai mettere se stesso su un piedistallo. Era un vero capitano: sapeva comportarsi con rispetto e umiltà. La sua semplicità lo rendeva amato da tutti.”

gli aspetti più significativi del ricordo di riccardo scirea

la tragedia dell’heysel e il ritiro della maglia numero 6

Sulla tragedia dell’Heysel, Riccardo ha dichiarato che si trattò di settimane molto difficili per tutta la famiglia: “Papà dormiva poco dopo quell’evento traumatico. Videro scene strazianti negli spogliatoi; furono momenti durissimi anche per chi era presente allo stadio”. Riguardo al ritiro della maglia numero 6, indossata dal padre, Riccardo si mostra contrariato: “Vedere ancora oggi quella maglia in campo mi rende felice. Papà ha lasciato un’eredità importante; è giusto che i giovani continuino a sognare di indossarla.”

L’attuale ruolo professionale di riccardo nella juventus

Dalla sua esperienza come membro dello staff tecnico juventino, Riccardo ha sottolineato quanto abbia assorbito dall’ambiente familiare: “Ho sempre respirato lo spirito juventino, i valori dello sport e la responsabilità che comporta questo ambiente. Sono diventato match analyst nel 2008 e continuo ad apprendere giorno dopo giorno.” Ha inoltre aggiunto che i suoi tre figli — Gabriele (13 anni), Edoardo (11) e Gregorio (5) — partecipano attivamente alla vita calcistica familiare, frequentando lo stadio o guardando le partite online.

  • Personaggi presenti nell’articolo:
  • – Riccardo Scirea (figlio)
  • – Gaetano Scirea (padre)
  • – Dino Zoff (ex compagno)
  • – Alessandro Del Piero (ex compagno)
  • – Gigi Buffon (ex compagno)

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