Franco Causio invita Thiago Motta a mostrare il massimo impegno
L’ex esterno della Juventus, Franco Causio, ha esortato il tecnico Thiago Motta a dimostrare il proprio valore per avere successo a Torino. Motta, tecnico di origine italo-brasiliana, si è unito alla Juventus durante l’estate, sfruttando l’entusiasmo generato dalle sue straordinarie prestazioni con il Bologna. Il suo inizio di stagione non è stato all’altezza delle aspettative, con i Bianconeri attualmente piazzati al sesto posto nella classifica di Serie A, avendo registrato ben 11 pareggi su 18 partite.
Delusione in Supercoppa Italiana
Dopo una partecipazione deludente alla Supercoppa Italiana a Riyadh, la Juventus è tornata presto a casa. Nonostante un vantaggio iniziale grazie a un gol di Kenan Yildiz, la squadra di Motta non è riuscita a mantenere il comando della partita contro il Milan, che ha completato una rimonta nella ripresa.
Il parere di Causio sulla squadra
Causio ha evidenziato la mancanza di carattere all’interno del gruppo e ha avvertito Motta che il recupero di una forte personalità di squadra è un compito fondamentale per lui. “Il carattere di una squadra non si può acquistare al supermercato; il tecnico deve impiantare questa qualità nel gruppo, specialmente se si tratta di una formazione giovane come la Juventus”, ha dichiarato il 75enne leggendario ex calciatore.
Critiche sulle scelte di gestione di Motta
Inoltre, Causio ha sottolineato la necessità per Motta di migliorare nella gestione delle partite, in particolare riguardo alle sostituzioni effettuate, le quali non sempre hanno portato i risultati sperati. Nonostante ciò, ha anche riconosciuto che il giovane allenatore deve essere supportato e avere tempo per sviluppare le proprie competenze.
“Sebbene abbia commesso alcuni errori nella gestione delle sostituzioni e nella rotazione dei giocatori, è importante considerare le difficoltà che ha affrontato, tra cui infortuni e altre problematiche. Pertanto, è giusto dargli tempo per avanzare nella sua carriera”, ha concluso Causio.
