Thiago Motta svela la delusione: empatia e Giuntoli nel mirino

Thiago Motta: intervista esclusiva al Corriere della Sera
Thiago Motta, ex allenatore della Juventus, ha recentemente rilasciato un’intervista approfondita al Corriere della Sera. Ecco le sue dichiarazioni dopo l’esonero avvenuto durante l’ultima pausa per le nazionali.
fine dell’avventura alla Juventus
“È difficile valutare la situazione ora, essendo ancora così vicini agli eventi. Sono senza dubbio deluso perché i risultati non sono stati quelli sperati, specialmente in Coppa Italia e Champions League. Non considero il mio lavoro un fallimento: eravamo a un passo dal quarto posto, obiettivo principale all’inizio della stagione. Ho accettato questo incarico con entusiasmo, consapevole che si trattava di un progetto triennale mirato a ringiovanire profondamente la squadra. È chiaro che in una realtà come quella della Juve bisogna vincere.”
fiducia da parte della società
“La società aveva pubblicamente espresso fiducia nel mio operato e questo è stato un segnale importante per continuare il nostro percorso. La convinzione era di poter raggiungere il quarto posto e qualificarsi per la Champions League. Conosco le dinamiche del calcio e so che in una grande squadra come la Juventus i risultati devono arrivare.”
cambiamenti necessari
“Ci sono state molte cose fatte bene, ma altrettante che avrei voluto modificare. Anche nelle vittorie è possibile migliorare strategie e scelte.”
ultime partite critiche
“Nelle ultime due gare abbiamo avuto prestazioni deludenti; sicuramente cambierei alcune decisioni prese.”
difficoltà relazionali e critiche personali
“Mi infastidiscono le affermazioni su presunti contrasti con lo spogliatoio. Ho sempre avuto ottimi rapporti con i miei giocatori basati su rispetto e chiarezza.”
smentita delle voci sul direttore Giuntoli
“Non ho mai avuto discussioni conflittuali con Giuntoli; abbiamo sempre parlato apertamente di come migliorare la squadra.”
mercato e rinforzi necessari
“Ho sempre collaborato con il direttore nella definizione della rosa; ci siamo trovati d’accordo sulle necessità di rinforzamento.”
dopo Empoli: analisi critica
“Dopo quella partita non c’erano scuse: è stata una prestazione sotto gli standard juventini.”
senso di tradimento?
“Non mi sono mai sentito tradito dai giocatori; ho sempre trovato impegno da parte loro anche nei momenti difficili.”
gestione degli infortuni e formazioni variabili
“Abbiamo dovuto ruotare spesso i giocatori a causa degli infortuni, cercando comunque di ottenere il massimo dalle nostre scelte.”
esperienza personale e rapporto con i tifosi
Motta ha riflettuto sulla sua esperienza alla Juventus:- Difficoltà a gestire situazioni negative.
- Aspettative elevate dai tifosi.
- Evidente bisogno di chiarezza nelle comunicazioni.
- Senso di responsabilità condivisa tra staff tecnico e giocatori.
- Apertura al ritorno nel mondo del calcio.
- Ammirazione per il supporto dei tifosi malgrado le critiche.
dichiarazioni sui singoli giocatori
sui giovani talenti come Yildiz
Motta ha elogiato Yildiz: “Un giovane promettente con grande potenziale, capace di impressionare sul campo.”
- Punto forte: voglia di lavorare sodo.
- Natura umile e dedizione al miglioramento continuo.
- Speranza per un futuro brillante se continuerà su questa strada.
sui capitani della squadra
Motta ha sottolineato l’importanza dei capitani: “Danilo era il capitano quando giocava; Locatelli ha assunto quel ruolo successivamente.”
- Differenti stili di leadership tra Danilo e Locatelli.
- Crescita collettiva attraverso la competizione interna tra i giocatori.
- L’importanza del ruolo del capitano nella gestione del gruppo.