Gennaio 15, 2025
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Nicolò Fagioli ha affrontato un periodo complesso legato alla ludopatia, esprimendo le sue difficoltà nel documentario ‘Fragile’. La Juventus lo ha supportato durante questi momenti critici.

Il calciatore ha vissuto una stagione difficile, contrassegnata da scommesse, problematiche legate alla ludopatia e una conseguente squalifica che lo ha costretto ad allontanarsi dal campo. Nonostante il supporto della Juventus, il percorso di Fagioli è stato fortemente segnato da eventi di natura personale. Nel documentario, l’atleta ha condiviso la sua esperienza, rivelando emozioni e sfide che ha dovuto affrontare.

la lotta di Fagioli contro la ludopatia

In ‘Fragile’, Fagioli ha dichiarato: “Inizialmente non scommettevo per guadagnare soldi; la motivazione era legata all’adrenalina che provavo.” Ha poi aggiunto che il suo tempo speso a scommettere sembrava passare velocemente, contribuendo così alla difficoltà di uscire da questo circolo vizioso.

Le dichiarazioni sul periodo oscuro

“Le ore trascorse attaccato al telefono erano molte, ma il tempo scorreva senza che me ne accorgessi,” ha affermato. Il calciatore ha rivelato che la sua puntata più alta è stata di cinquemila euro, sottolineando che, “non era tanto la somma, ma la costante ripetizione che creava dipendenza.”

minacce e pressione psicologica

Fagioli ha anche rivelato di aver ricevuto minacce, come “Ti spezziamo le gambe prima che vai a Siviglia.” Questi eventi hanno minato ulteriormente la sua serenità, creando una situazione di grande angustia. La sua testimonianza evidenzia come la ludopatia non solo colpisca il singolo, ma influisca anche sulle relazioni e sulla carriera di un atleta.

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