Novembre 23, 2024
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Turbolenze nel panorama Juventus: Elkann e Ferrero sotto indagine per frode fiscale e truffa allo Stato.

Momentaneo disguido per la Juventus. Dopo il recente incontro di Champions League conclusosi con una vittoria per 3-1 contro il PSV, la squadra si prepara ad affrontare il Napoli in un attesissimo big match. Sarà un evento significativo, contrassegnato dal ritorno di Antonio Conte, che riabbraccia i tifosi bianconeri nella sua ex casa, dove ha trascorso tre stagioni.

Questa gara rappresenta una sfida emozionante, con Vlahovic e Lukaku che si troveranno a competere in campo, dopo che si era discusso di un potenziale scambio tra Juventus e Chelsea nell’estate del 2023. Lo scambio non si è concretizzato: il belga ha proseguito per la Roma e ora gioca nel Napoli, mentre il serbo è rimasto a Torino.

Nel pomeriggio odierno, si è aggiunta una nota di apprensione con l’imposizione di un divieto di trasferta per i tifosi del Napoli residenti in Campania, a seguito di recenti incidenti a Cagliari. In Juventus, la situazione è ulteriormente complicata dal sequestro di 75 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente Ferrero da parte della Guardia di Finanza.

indagini su elkann e ferrero: 75 milioni di euro sotto sequestro

Secondo quanto riportato da Calcio&Finanza, il GIP della Procura di Torino ha disposto il sequestro, eseguito dalla Guardia di Finanza, di beni mobili e immobili per un valore di 74,8 milioni di euro. I destinatari del provvedimento sono i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, insieme all’anziano commercialista della famiglia Agnelli/Elkann, che ricopre anche la carica di presidente della Juventus, e il notaio svizzero Urs Robert Von Grunigen. Le accuse riguardano frode fiscale e truffa ai danni dello Stato, in relazione a un’indagine avviata a seguito delle denunce di Margherita Agnelli, madre dei tre Elkann. È importante sottolineare che la Juventus stessa non è coinvolta in questa questione.

Le indagini hanno evidenziato una evazione fiscale riguardante l’Irpef, quantificata in circa 42,8 milioni di euro, riconducibile alla mancata dichiarazione di una rendita vitalizia e di redditi di capitale legati a trust alle Bahamas. Inoltre, per le imposte di successione e donazione, l’ammontare dell’evasione supera i 32 milioni di euro, su un’eredità totale di oltre 800 milioni. Questo cospicuo patrimonio include fondi di investimento lussemburghesi, opere d’arte di grande valore e gioielli di lusso, insieme a partecipazioni in una società immobiliare.