Novembre 25, 2024
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Il vice presidente della UEFA, Zibi Boniek, ha commentato le prospettive della Juventus in Serie A, esaltando un elemento che potrebbe incoraggiare i sostenitori della squadra torinese.

Con il mese di settembre già concluso e solo sei partite di campionato giocate, si inizia a delineare il quadro della situazione per le squadre in lotta per lo scudetto. La Juventus di Thiago Motta è attualmente una formazione in sviluppo, evidenziato dai tre pareggi senza reti contro Empoli, Roma e Napoli. Nonostante questo, le fondamenta che la squadra sta costruendo sembrano promettenti.

In corsa per il titolo si trova anche il Napoli, guidato da Antonio Conte, il quale ha implementato scelte strategiche estive che al momento si sono rivelate efficaci. Il club partenopeo benefica dell’assenza di impegni nelle coppe europee, permettendo così un lavoro di recupero durante la settimana.

Boniek ha discusso le possibilità di entrambi i club e altri temi legati alla competizione.

Juventus, Boniek: “Juventus leggermente dietro”

Durante un intervento a ‘Radio Goal’ su Kiss Kiss Napoli, Boniek ha tracciato un bilancio iniziale della stagione, toccando l’argomento del calendario denso, un tema cruciale di queste settimane: “Le partite di Coppa non influenzano il campionato; i professionisti non possono lamentarsi della stanchezza dovuta alla Champions. Le squadre europee come Manchester City, Real Madrid e PSG continuano a vincere i loro campionati.

In merito alle sue favorite per il titolo, Boniek ha dichiarato: “Il Napoli mi entusiasma per il lavoro di Conte, un allenatore che conosco bene. La mia griglia scudetto comprende Inter e Napoli in cima, lasciando la Juventus un po’ indietro, poiché deve ancora compiere dei progressi. Tuttavia, è prematuro trarre conclusioni dopo sole sei giornate.

Boniek ha sottolineato che la Juventus ha un motivo di ottimismo, evidenziando la solidità della sua difesa: “La Juventus non ha ancora subito reti e ciò è cruciale. Anche il Napoli possiede una buona linea difensiva, ma il suo centravanti ha storicamente avuto difficoltà a mantenere una condizione fisica costante.

Infine, secondo Boniek, non si può considerare un problema il fitto calendario, poiché la stanchezza dei giocatori sarebbe più di natura mentale che fisica: “Il problema della stanchezza è sopratutto mentale; i calciatori non devono sostenere che non possono percorrere 12 km in tre giorni. In Europa, i calciatori conducono una vita di rigore, e è fondamentale allenarsi con professionalità. I club aumentano le partite per giustificare pagamenti più elevati ai giocatori e massimizzare i profitti.